
Grazie al pubblico, tranne che la prima fila che sono tutti omaggio”, comincia Alessandro Siani, che poi se la prende con Carlo Conti: “Se fai un’altra lampada Matteo Salvini ti chiede il permesso di soggiorno! Obama di fronte a te è una mozzarella di Mondragone”. Siani poi dice che Charlize Theron non sarebbe stata chiamata da Salvini perché “terrona”. “‘Il Pacco del Nazareno’, scritto da Verdini-Boschi-Verdini”, aveva preannunciato Alessandro Siani, giocando sul Patto del Nazareno all’epoca siglato da Pd e Forza Italia. L’attore e comico napoletano l’ha detto al Tg1 in collegamento con il Festival di Sanremo. Una cosa è certa:
Il repertorio di Siani è ricavato dalle peggiori battute di Twitter. #Sanremo2015
— David Di Tivoli (@David_IsayBlog) 10 Febbraio 2015
Il comico continua la sua performance con le battute sul nipote: “Gli ho promesso 20 euro se fosse andato bene a scuola, ha detto che preferiva farmi risparmiare. Ogni bambino che nasce ha 36mila euro di debiti, appena nasce gli danno la cartella esattoriale”. In effetti, non fa ridere nemmeno per forza:
E pensare che c’è chi dice che Saviano porta discredito alla città di Napoli. E #Siani allora? #Sanremo2015
— daniel ucciardo (@daniel1981_) 10 Febbraio 2015
Qualcuno segnala che il problema all’audio è arrivato al momento giusto, visti i momenti di grandissimo umorismo che regala il comico. Si discute anche sulla battuta sfottò all’indirizzo di un bambino obeso che il comico ha fatto salendo sul palco: “Ce la fai a entrare nella sedia?”, gli ha detto.
Fare ironia su un bambino obeso è ammettere di avere pochi argomenti per far ridere, male Siani #festivaldisanremo
— Francesco Capone (@pirata1010) 10 Febbraio 2015
E le critiche sul punto si sprecano:
Bambino obeso rovinato a vita #Siani #Sanremo2015
— Daniele Flamini (@danflamini) 10 Febbraio 2015
battute di Siani: – l’abbronzatura di Conti – il bambino obeso – la salerno reggio calabria – Brunetta scontato più di un frigo al polo
— Puffo Brontolone (@PuffoBrontolone) 10 Febbraio 2015
#Siani che sale sul palco di #Sanremo2015 perculando un bambino obeso in prima fila è la morte della comicità e del buon gusto.
— Gabriele Cosmelli (@gcosmelli) 10 Febbraio 2015
C’è anche chi ricorda che un vero comico napoletano, Massimo Troisi, rinunciò a Sanremo perchè gli censurarono un pezzo sul terremoto. Qui il rischio censura non c’è. Quello della decenza, sì.